Le disposizioni del Governo

Il D.P.C.M. del 11 marzo 2020, che puoi leggere qui

Il D.P.C.M. del 22 marzo 2020, che puoi leggere qui

hanno introdotto ulteriori misure per contenere e gestire l’epidemia di covid-19, stabilendo quali aziende possono continuare a lavorare e produrre.

Il 14 marzo, imprese e parti sociali in accordo con il governo hanno siglato il Protocollo per la sicurezza nelle aziende.

Gli obblighi del Datore di Lavoro

Il Datore di Lavoro, qualora non sia possibile ricorrere a modalità alternative raccomandate nei decreti del governo quali lavoro aagile (smart working) oppure concessione di ferie/permessi retribuiti deve attuare  tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei prestatori di lavoro ( art. 2087 del codice civile) adottando protocolli di sicurezza anti-contagio e rispettando quanto sancito dal Protocollo per la sicurezza aziendale.

Gli obblighi dei lavoratori

I lavoratori non sono esentati dal rispettare le regole, sono obbligati a prendersi cura della propria salute e di quella dei colleghi, mantenendo un comportamento prudente, responsabile e rispettare tutte le disposizioni aziendali.

Il mancato rispetto delle disposizioni porterà all’apertura di procedimenti disciplinari.

Il protocollo per la sicurezza nelle aziende in sintesi

Fonte: Ministero della Salute

Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5 ) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria

Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea

Per l’accesso di fornitori esterni si devono individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale. Va ridotto anche l’accesso ai visitatori

L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (comprese tastiere, schermi touch, mouse), delle aree comuni e di svago e dei distributori di bevande e snack.

È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti.

Qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi.

L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone.

Limitatamente al periodo dell’emergenza Covid-19, le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza.

Si può procedere a una rimodulazione dei livelli produttivi. Bisogna assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.

Utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali o se non fosse sufficiente utilizzare i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.

Sospese e annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordati o organizzati. Non sono consentite neanche le riunioni in presenza (solo quelle urgenti ma con un numero ridotto di persone e a un metro di distanza interpersonale).

Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).

Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal ministero della Salute. L’azienda inoltre collabora per la definizione degli eventuali contatti stretti. È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del Rls.

La nostra soluzione

La soluzione di Ambrosia prevede un approccio in 3 fasi, i nostri clienti possono richiedere anche uno solo di questi servizi

Predisposizione delle norme anti-contagio

I professionisti di Ambrosia effettuano una valutazione dei rischi sanitari nei quali si può incorrere durante tutta la permanenza in azienda.

Vengono redatte le procedure anti-contagio secondo quanto stabilito dal Protocollo di sicurezza e tenendo conto di tutti gli aspetti dell’attività da svolgere.

Formazione del personale

Fornire protocollo e direttive non ha senso senza un’adeguata formazione del personale.

Ambrosia provvede a formare e sensibilizzare i lavoratori sui comportamenti da attuare per ridurre al minimo il rischio di contagio, illustrando e spiegando adeguatamente le procedure messe in atto dall’azienda

Presidio sanitario

Un infermiere presente in azienda per la rilevazione della temperatura corporea negli orari di ingresso del personale e disponibile per altre necessità a richiesta dell’azienda